Permeabilità dell’aria e classi degli infissi
Ciao, oggi voglio parlarvi della permeabilità dell’aria.
Sappiamo tutti cos’è?
La permeabilità all’aria è un valore che ci comunica quanta aria passa attraverso un infisso, l’anta o il telaio in un determinato lasso di tempo.
Bassa permeabilità vuol dire pochi spifferi, meno aria, migliore isolamento termico e acustico delle finestre.
Più è bassa la permeabilità, minori sono gli spifferi. Di conseguenza meno aria entra in casa, migliore è l’isolamento termico e acustico delle finestre.
La permeabilità dell’aria è in un’unica parola lo “spiffero”.
Tutti gli infissi di qualsiasi tipologia devono avere, come caratteristica la permeabilità dell’aria.
Ma Eddy, quindi è solo un altro nome da dare all’isolamento termico?
Assolutamente no, e vi spiego il motivo.
La permeabilità dell’aria è la quantità di aria che passa tra anta ed telaio ed è obbligatoria la sua presenza.
Come si misura?
Generalmente l’infisso viene portato in un laboratorio e viene sottoposto alla pressione del vento che viaggia a circa 45 km orari.
Quanti metri cubi di aria passa dall’infisso?
Ecco, con questa domanda riusciamo a determinare la classe.
Le classi degli infissi
Ogni infisso può essere categorizzato in una delle 4 classi di permeabilità dell’aria.
La prima classe è la più scarsa anche se sicuramente la più economica.
Vi prego di non fidarvi mai di un fornitore che vi consiglia questa categoria, vuole soldi facili e lavoro veloce.
La seconda classe non è poi tanto diversa dalla prima, vedi sopra.
La terza classe, insieme alla quarta, sono quelle che comprendono gli infissi più performanti.
La tenuta è solida e sono in grado di far passare solo tre metri cubi di aria all’ora.
Per intenderci, una terza classe ne fa passare 9, una seconda 27 e una prima ben 50!
La permeabilità dell’aria è fondamentale per il risparmio energetico, ed è importante rivolgersi ad un professionista qualora il tuo infisso si presenti in una classe 2 o 1.
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