Cappotto termico, il giusto investimento se fatto con attenzione.

Cappotto termico, il giusto investimento se fatto con attenzione.

Ciao a tutti, sono Eddy Gattafoni della Gabi Infissi e vorrei affrontare un argomento delicato dalle mille sfaccettature: l’importanza del cappotto termico in relazione ai nuovi serramenti.

Nella mia esperienza mi è capitato spesso di vedere o sentire di situazioni in cui il cappotto termico fosse fatto da persone incompetenti o addirittura in “fai da te”.

Le persone venivano poi nel mio showroom e davano la colpa alle finestre, economiche o costose che fossero.

Ci può stare l’errore umano, l’ho sempre detto e mi metto sempre in gioco, ma siamo sicuri che la colpa sia dell’infisso e non del cappotto?

Facciamo un po’ di chiarezza.

In cosa consiste?

Il cappotto termico, detto anche isolamento a cappotto, è un investimento che va fatto valutando bene i professionisti a cui affidarsi, così come per il montaggio degli infissi.

Se fatto correttamente, ci consente anche di risparmiare sulle bollette, perché si riducono di molto i consumi energetici.

Ci permette anche di fare un cambio di classe energetica, da una inferiore ad una più alta.

La durata e l’affidabilità nel tempo sono garantite fino a 25 anni.

Una serie di strati isolanti vengono applicati nella parte interna o esterna degli edifici, così da garantire l’isolamento termico ed acustico totale.

C’è la possibilità di scegliere tra due tipi di cappotto: quello interno e quello esterno.

Quali sono le differenze tra i due cappotti?

Il cappotto termico interno è più sottile di quello esterno e viene messo sulle pareti della casa: è molto utilizzato negli edifici urbani, perché in piena città è difficile lavorare sulle pareti esterne.

Altri vantaggi consistono in un prezzo minore e tempi di posa ridotti.

Può essere costituito da pannelli isolanti in polistirene, ricoperto da cartongesso, contando anche su una eventuale struttura metallica a supporto delle parti.

Quando abbiamo un edificio, una casa o un condominio, viene utilizzato invece il cappotto esterno: l’isolamento sarà maggiore e saremo più protetti da crepe e muffa.

Quando si pone il problema?

Ci ritroviamo a dover fronteggiare il problema dei cappotti termici in due situazioni: se dobbiamo costruire una nuova casa o se dobbiamo ristrutturarla.

In fase di costruzione non dovresti avere problemi, perché un tecnico professionista ed informato saprà certamente realizzare la casa dei tuoi sogni al massimo della qualità.

Se applicato aumenta il valore dell’immobile.

In fase di ristrutturazione? Perché dovrei pensare al cappotto termico e a nuovi infissi?

Uno dei motivi che può spingere a fare dei cambiamenti, è il fatto di avere una casa troppo calda in estate o troppo fredda in inverno.

In questo caso ti consiglio di valutare seriamente di fare dei cambiamenti per migliorare la situazione.

Qual è lo scopo del cappotto termico?

Lo scopo è quello di creare una protezione esterna che riesca ad equilibrare la temperatura interna della casa.

Potrebbe sembrare un lavoro semplice ma ti assicuro che questo tipo di lavorazione, se svolta in malomodo, potrebbe arrecarti danni e dispendi che si possono evitare semplicemente affidandoti ad un vero professionista evitando così problemi e ripercussioni sulla salute, come in caso di formazione di muffe e condense.

Montare un nuovo infisso dove il cappotto è stato realizzato con tecniche non professionali è solo una perdita di soldi e tempo.

In una costruzione esistente è davvero difficile proteggere tutta la casa senza rischiare di tralasciare dei ponti termici.

Ne abbiamo parlato nel precedente articolo, il ponte termico, seppur piccolo, può condizionare gravemente la situazione termica in casa.

Per evitare di formare i ponti termici le principali condizioni sono:

  • Davanzale isolato
  • Continuità del materiale isolante
  • Cappotto senza interruzioni

Il materiale isolante in primis dovrà ricoprire l’intera superficie dell’abitazione in modo continuo e senza alcuna interruzioni.

Interruzione è spesso sinonimo di ponte termico, un piccolo spazio in cui l’aria fredda esterna si condensa a contatto con l’aria calda interna. Ed ecco la comparsa di muffa.

Un tecnico poco professionale potrebbe dirti:

“Ma cosa vuoi che sia un ponte termico?”

Ecco, in questo caso ti consiglio di scappare, quel tecnico non vuole il tuo bene!

Consapevolizza il tuo investimento e sii sicuro delle tue scelte e dei tuoi professionisti.

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